Lavoro. Salta blocco dei licenziamenti ad agosto. Il limite è al 30 giugno, resta sconto Cig e gratuita per le imprese che non licenziano

di redazione 24/05/2021 ECONOMIA E WELFARE
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Il blocco dei licenziamenti resta fissato al 30 giugno: salta la proroga al 28 agosto per le aziende che avessero chiesto la cig Covid dall'entrata in vigore del decreto Sostegni bis entro la fine del prossimo mese. Confermata invece la possibilità per le imprese di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, dal primo luglio, senza dover pagare le addizionali fino alla fine del 2021 con l'impegno a non licenziare per tutto il periodo in cui ne usufruiscono.

E dunque potenzialmente fino a fine anno. Questo l'esito del percorso di approfondimento tecnico nel governo svolto sulla base delle proposte del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, del Cdm di giovedì scorso che prevedono, sottolineano dal governo, un insieme più complessivo di misure per sostenere le imprese e i lavoratori nella fase della ripartenza. Dal Pd sottolineano che il pacchetto lavoro approvato nel decreto Sostegni bis "conferma l'impostazione data dal ministro Orlando con una serie di opzioni a disposizione delle aziende, alternative ai licenziamenti". 

Il decreto, rimarcano, "contiene importanti misure per sostenere la ripartenza delle imprese dopo la pandemia e il mantenimento dei livelli occupazionali". E ci saranno misure che vanno "dalla cassa integrazione ordinaria gratuita fino a fine anno per le imprese che si impegnano a non licenziare al contratto di rioccupazione a tempo indeterminato, dal rafforzamento del contratto di solidarietà al contratto di espansione per favorire la staffetta generazionale nelle aziende fino agli sgravi contributivi del 100% per i lavoratori assunti nei settori del commercio e del turismo. Nel pomeriggio il segretario del Pd, Enrico Letta, era intervenuto per blindare il ministro Orlando: "Sulla questione cruciale del blocco licenziamenti e della cig ho letto critiche superficiali e ingenerose nei confronti del ministro Andrea Orlando, che lavora, su tema delicato per milioni di italiani, con tutto il nostro sostegno e apprezzamento".

"Non possiamo assolutamente permetterci il rischio della perdita di ulteriori centinaia di migliaia di posti di lavoro". Lo affermano in una nota congiunta i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. I sindacati considerano "inaccettabile e socialmente pericolosa la posizione della Confindustria che si ostina a rifiutare la proroga del blocco dei licenziamenti in questa fase, tanto più alla luce dei finanziamenti di carattere sia generale sia specifici, destinati alle aziende e mai selettivi".


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